
Oltre ad acqua e panini infilate una torcia nello zaino! Una semplice escursione che vi porta indietro nel tempo fino alla Prima Guerra Mondiale. Cammineremo tra le trincee della Linea Cadorna sbirciando tra gli appostamenti in caverna, tunnel e ammirando il panorama dalle postazioni delle mitragliatrici: il vostro sguardo si perderà da Bellagio fino al lago di Novate Mezzola in Valchiavenna.

Tempo
1h (A)

Dislivello
+240m

Percorso
Lineare

Itinerario
A piedi
Partenza
La località di partenza è Artesso (1210 m). Qui troverete qualche posto dove lasciare la vostra auto al termine della carrozzabile nei pressi del laghetto. E’ presente anche qualche tavolata per picnic e qualche giostra un pò datata. Lasciate l’auto e incamminatevi verso destra quasi in piano contornando il laghetto. Raggiungete così una bacheca e una palina con dei segnavia: prendete quindi una larga mulattiera, chiusa da una stanga, che sale a destra.
Come arrivare
In auto: da Milano o Sondrio: percorrendo la statale 36, uscire a Dervio. Imboccare la strada della Valvarrone Sp67. Proseguire per Vestreno e poi seguire per Sueglio e Roccoli di Artesso. Noi abbiamo puntato il navigatore su laghetto di Artesso e siamo arrivati senza problemi. La strada sale per diversi tornanti, risulta abbastanza stretta e in alcuni punti senza parapetto. Lasciare l’auto al termine della carrozzabile nei pressi del laghetto.
Il sentiero
Dai Roccoli di Artesso imbocchiamo subito il sentiero seguendo le indicazioni per il Rifugio Bellano. Dopo pochi metri incontriamo il Roccolo di Artesso, impianto dedicato alla cattura degli uccelli, ora utilizzato a scopo scientifico. Risalendo il sentiero raggiungiamo in circa 15 minuti il rifugio Bellano a 1309 m. Il rifugio è davvero incantevole: circondato da prati e pini mette davvero pace e tranquillità. Qui potete ammirare una scultura intagliata nel legno e a poca distanza una cappelletta. Proseguendo oltre, il sentiero riprende a salire, in breve incontriamo alcune trincee che corrono parallelamente sotto il sentiero, mentre a monte si trovano alcuni ricoveri scavati nella roccia. Accendiamo le torce e andiamo a curiosare! In alcuni tratti invece è possibile scendere e camminare nelle trincee, appostarsi nelle cannoniere o camminare sotto un passaggio. Troverete infatti un passaggio scavato di 43 m con due gallerie secondarie. Il territorio del Monte Legnoncino fece storicamente parte della cosiddetta Linea Cadorna (o Frontiera Nord). Tutte le strutture difensive realizzate sui suoi versanti non furono comunque mai utilizzate durante la Prima Guerra Mondiale, non essendosi verificata la temuta invasione da Nord. Le installazioni militari sono state recuperate per la ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale: si segnalano soprattutto le postazioni per le mitragliatrici, le sezioni di trincee e quelle di camminamento sotterraneo. Camminando tra trincee e pertugi vi ritroverete così senza accorgervi al Roccolo di Lorla (1450 m). Qui la vista si apre su un bel prato con qualche tavolino e su un laghetto dove i bambini potranno divertirsi a cercare le rane e se siete fortunati vedrete anche le loro uova o i girini in base al periodo. Noi abbiamo avvistato diverse rane e centinaia di uova. Appena sopra la piana c’è il rifugio. Qui potrete fermarvi a riposare prima del rientro o fare una sosta per poi proseguire verso la vetta del Legnoncino. Se volete anche solo fare un pic-nic o solo l’escursione al Legnoncino, una strada arriva fino qui.
Il percorso in pillole
- Partenza: Roccoli di Artesso
- Arrivo: Roccoli Lorla
- Dislivello: +240m
- Tempo percorrenza: circa 1h (soggettivo)
- Fonti d’acqua: no
- Come Arrivare: mezzi propri
- Parcheggi: Roccoli di Artesso vicino al laghetto.
- Quando: marzo-novembre
- Punti di Ristoro: Rifugio Bellano, Rifugio Roccoli Lorla
- Attrazioni lungo il Percorso: Trincee della Prima Guerra Mondiale, Laghetti.
- Ritorno: stesso sentiero dell’andata