Chi siamo

Una vita Gambe all'aria

Elena, la mamma testarda che 10 anni fa si è innamorata a modo suo della bicicletta e ha travolto tutta la famiglia.  La mente delle nostre avventure! Schematica e organizzata perché gli imprevisti, se possibile, vanno previsti.

Fabio, se la mamma è la mente, papà è il braccio! La parte calma e concreta della famiglia che risolve e aggiusta qualsiasi cosa e situazione. In poche parole: keep calm & chiama papà!

Pietro, il bambino che una pensa e cento ne fa! I suoi disegni sono progetti e gli scatoloni opere d’alta ingegneria. In bicicletta macina un sacco di chilometri ed anche a piedi inizia a darci del filo da torcere.

Vittoria, la principessa in carrozza! Nata in sella alla bicicletta, preferisce sgambettare in montagna, quindi per ora si fa trainare.

Gambeallaria, il diario delle nostre avventure e speriamo spunto per chi vorrà leggerci e magari fare qualche giro con noi. Ci  piace stare  con le gambe all’aria e a me  anche per aria! 

 

Come ci siamo innamorati della bicicletta

Come ci si approccia alla compagna delle superiori dopo una sbronza: un po’ per gioco, un po’ per scherzo. Ma la cosa inaspettata è stata svegliarsi in mattino seguente innamorati persi.

Era il lontano 2011, freschi di matrimonio ed ancora senza figli quando ci siamo iscritti ad un tour di tre giorni lungo la ciclovia della Drava. Quelle cose che fai senza pensare, con assoluta spensieratezza e superficialità.

Certo, tutto un gioco fino a che ti ritrovi in Austria, in sella ad una bicicletta e realizzi che se la sera vuoi dormire, devi arrivare all’hotel.
Albergo che si trova ad oltre quaranta chilometri ed hai a disposizione solo una bicicletta ed un cielo nero che promette pioggia: ti conviene iniziare a pedalare!

Come tutte le prime volte è stato un momento complicato: l’ansia della distanza da coprire, un occhio fisso al cielo plumbeo e la voglia di arrivare per tempo ed asciutti. Abbiamo pedalato come dei matti arrivando all’hotel nel primo pomeriggio.

Siamo entrati in camera e ci siamo buttati sul materasso addormentandoci all’istante. Ci siamo svegliati dopo un paio d’ore, ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere. Nonostante tutto, era stato fantastico!

Da allora non ci siamo più fermati: Austria, Germania, Svizzera, Croazia, Italia … è stato un continuo rincorrere piste ciclabili. Prima in due, poi in tre, in quattro e a volte anche in cinque!

Quella compagna delle superiori abbordata per gioco, è diventata una vera passione che ci fa girare la testa ancora oggi dopo 10 anni dal primo colpo di fulmine!